Come preparare la pasta per il pane: fragrante, morbida e croccante

“Come si riconosce il pane buono senza assaggiarlo? Non dal profumo, non dall’aspetto, ma dal suono della crosta: una sinfonia di scrocchi”.
Così diceva Mademoiselle Tatou nel film Disney Ratatouille, e noi abbiamo voluto seguire il suo consiglio nella cucina di Giallozafferano. Il risultato? Una pagnotta fragrante con crosta croccante e interno morbido, dalla tipica alveolatura fitta che rende il pane fatto in casa così irresistibile.
Preparare la pasta per il pane è un rito senza tempo: acqua, farina e lievito si trasformano tra le mani in un impasto che, cotto nel forno di casa, diventa una vera delizia. Con pochi accorgimenti è possibile ottenere una crosta dorata e croccante, degna delle migliori panetterie.
Un viaggio nella storia del pane
Il pane accompagna l’uomo fin dalla preistoria. Le prime forme di impasto venivano realizzate miscelando la polvere di ghiande pestate con acqua. Successivamente, cuocendo questo impasto sulle pietre roventi, si otteneva un prodotto più duro ma incredibilmente gustoso: il primo pane.
Con il passare dei secoli, la panificazione si è raffinata grazie alla scelta più accurata degli ingredienti e alle tecniche di lavorazione.
Babilonesi, Egiziani e Greci arricchirono l’impasto con cereali e altri ingredienti, mentre i Romani lo diffusero ampiamente, introducendo versioni simili alla focaccia. Nel Medioevo, il pane divenne un lusso per nobili e signori, mentre la popolazione comune si accontentava di farine meno pregiate come orzo o segale.
Solo nel Rinascimento il pane ritornò ad essere un alimento quotidiano, grazie all’uso del lievito di birra e della farina di alta qualità. Nel XVIII secolo, l’invenzione delle impastatrici e dei lieviti artificiali rivoluzionò ulteriormente la preparazione, rendendola più semplice e veloce.
Oggi, il pane fatto in casa mantiene le caratteristiche del passato ma con una versatilità che lo rende perfetto per infinite preparazioni: dal pane classico ai panini, dalle focacce alle pizze e torte salate.

Ingredienti per una pagnotta da 700 g
- Farina Manitoba 150 g
- Farina 00 350 g
- Acqua a temperatura ambiente 350 g
- Lievito di birra fresco 7 g
- Sale fino 8 g
- Malto (o zucchero o miele) 1 cucchiaino
Valori nutrizionali per porzione (indicativi):
- Energia: 466,2 kcal
- Carboidrati: 97,3 g (zuccheri 1,6 g)
- Proteine: 13,7 g
- Grassi: 1,4 g (saturi 0,2 g)
- Fibre: 3,8 g
- Sodio: 502,3 mg
I valori nutrizionali sono forniti a titolo indicativo e non sostituiscono il parere di un medico o di un nutrizionista.
Preparazione passo passo
- Sciogliete il lievito di birra fresco nell’acqua a temperatura ambiente.
- In una ciotola capiente unite le due farine e aggiungete il malto.
- Versate metà dell’acqua e iniziate a mescolare con le mani.
- Aggiungete il sale e il resto dell’acqua poco alla volta, continuando a impastare per circa 10 minuti fino a ottenere un impasto ben incordato.
- Lasciate riposare l’impasto per 10 minuti senza coprirlo.
- Trasferitelo su un piano leggermente infarinato e date le pieghe classiche: allargate l’impasto, ripiegate due lembi verso il centro e poi gli altri due. Capovolgete e pirlare per ottenere una forma rotonda.
- Riponete l’impasto in una ciotola infarinata, coprite con pellicola e lasciate lievitare per circa 2 ore o fino al raddoppio.
- Dopo la prima lievitazione, ripetete pieghe e pirlatura, quindi trasferite su una leccarda infarinata. Coprite con un panno umido e fate lievitare ancora un’ora.
- Scaldate il forno a 250°C, praticate delle incisioni decorative con un taglierino, diminuite la temperatura a 230°C e posizionate una ciotolina d’acqua sul fondo del forno per favorire l’umidità.
- Infornate il pane: 20 minuti a 230°C, poi abbassate a 180°C, rimuovete l’acqua e proseguite la cottura per altri 35 minuti, lasciando leggermente socchiuso lo sportello.
- Una volta sfornato, lasciate intiepidire prima di affettare.
Conservazione e consigli
- Il pane si conserva 2-3 giorni in sacchetto di carta.
- Può essere congelato fino a un mese, sia cotto sia come impasto prima della seconda lievitazione.
- Per verificare la cottura, “bussate” con il pugno chiuso sul fondo: un suono secco indica che è pronto.
- A piacere, aggiungete olive, semi, pomodori secchi o altri ingredienti durante l’impasto.
- Ricordate che ogni tipo di farina assorbe liquidi in modo diverso: sperimentate per trovare il mix perfetto.
Curiosità storiche
L’evoluzione del pane è affascinante: dai primi impasti di acqua e polvere di cereali preistorici fino alle focacce romane e al pane rinascimentale, ogni epoca ha contribuito alla ricetta che conosciamo oggi.
La grande innovazione fu l’introduzione del lievito di birra e delle impastatrici, che resero il pane accessibile a tutti. Nonostante i secoli, la magia di impastare acqua e farina continua a regalare risultati incredibili: un alimento semplice ma versatile, sempre protagonista sulla nostra tavola.