Pomato, la genialità della natura: due colture in una sola pianta

Pomato, la genialità della natura: due colture in una sola pianta

Una sola pianta capace di regalare due raccolti diversi: pomodori sopra il terreno e patate al di sotto. Si chiama Pomato, conosciuto anche come TomTato, ed è una delle innovazioni orticole più sorprendenti degli ultimi anni.

Questa particolarità nasce da una tecnica antica, l’innesto, applicata però in maniera moderna tra due specie “cugine” appartenenti alla famiglia delle Solanacee: il Solanum lycopersicum (pomodoro) e il Solanum tuberosum (patata).

Una storia che parte da lontano

L’idea di combinare due colture in un’unica pianta non è recente: già nell’Ottocento si sperimentava l’innesto tra specie diverse per aumentare la resa agricola.

Tuttavia, è soltanto dal 2013 che il Pomato ha conquistato una vera e propria popolarità, grazie alla sua commercializzazione nel Regno Unito e in Nuova Zelanda, dove aziende specializzate lo hanno proposto al grande pubblico come soluzione innovativa per l’orticoltura urbana.

Due raccolti in una sola pianta

Il grande fascino del Pomato sta nella sua capacità di offrire una doppia raccolta:

  • Pomodori in estate, pronti sulla parte aerea della pianta.
  • Patate nel terreno, che maturano più lentamente e vengono raccolte in un secondo momento.

In questo modo, da un solo vaso o una piccola aiuola, si ottengono due alimenti base della cucina mediterranea.

I vantaggi del Pomato

  • Ottimizzazione dello spazio: perfetto per orti urbani, terrazzi o balconi dove lo spazio è limitato.
  • Resa più alta per metro quadrato, perché la pianta sfrutta sia la parte aerea sia quella sotterranea.
  • Maggiore resistenza: l’innesto delle radici di patata garantisce un apparato radicale più robusto e resistente a malattie del terreno.
  • Meno trattamenti chimici: la pianta richiede meno fitofarmaci, risultando più sostenibile.
  • Uso più efficiente delle risorse naturali: riduzione del consumo di acqua e fertilizzanti, con un occhio di riguardo alla sicurezza alimentare e all’ambiente.

Non solo vantaggi: i limiti del Pomato

Naturalmente, il Pomato non è privo di difficoltà. La pianta, infatti, deve dividere le sue energie tra due colture diverse, e questo può influire sia sulla quantità sia sulla qualità del raccolto.

Inoltre, i tempi di maturazione differenti richiedono cure specifiche: i pomodori si raccolgono d’estate, mentre le patate necessitano di settimane in più per essere pronte.

Un altro limite riguarda la tecnica di innesto: non è semplice e immediata, poiché richiede manualità, precisione ed esperienza. Per questo motivo il Pomato è consigliato soprattutto a coltivatori esperti o a chi sceglie di acquistare direttamente le piante già pronte, innestate da professionisti.

Un ponte tra tradizione e futuro

Nonostante le criticità, il Pomato rappresenta un esempio perfetto di come antiche conoscenze agricole possano essere reinterpretate per rispondere alle esigenze moderne. Un ibrido tra tradizione e innovazione, capace di offrire soluzioni concrete ai problemi di spazio, sostenibilità e sicurezza alimentare che caratterizzano l’agricoltura urbana di oggi.

Il Pomato non è soltanto una curiosità botanica, ma una vera rivoluzione verde in miniatura, capace di ispirare nuove pratiche di coltivazione per chi vuole produrre di più consumando meno.

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