Come usare il songino in cucina/ l’insalata che fa bene

Delicato, leggero, dal sapore particolare e con un profilo nutrizionale davvero prezioso: il songino è una delle verdure più versatili e salutari che possiamo portare in tavola. Nonostante sia facilmente reperibile, anche già lavato e confezionato nei supermercati, non è ancora tra gli ortaggi più consumati.
Un vero peccato, perché il songino – conosciuto anche come valeriana o valerianella – racchiude una quantità sorprendente di proprietà benefiche. Attenzione però a non confonderlo con la valeriana officinalis, pianta usata in fitoterapia per le sue proprietà calmanti: si tratta di due specie molto diverse.
Cos’è il songino e come si presenta
Il nome scientifico del songino è Valerianella locusta e appartiene alla famiglia delle Valerianaceae. È una pianta erbacea che cresce spontaneamente nei prati e nei terreni sabbiosi delle zone mediterranee, ma può essere anche coltivata.
In Italia, il periodo di raccolta varia a seconda delle regioni: al Nord si estende da marzo a dicembre, mentre al Sud va da ottobre ad aprile.
Si presenta come un piccolo cespo di insalata, con foglioline ovali, carnose e tenere, di un verde brillante. Può raggiungere i 30-40 cm di altezza e, in primavera, produce graziosi fiorellini bianchi o azzurri.
Le proprietà nutrizionali del songino
Il songino è un vero concentrato di benessere.
È infatti ricco di:
- fibre, che favoriscono il transito intestinale;
- vitamine, utili per il sistema immunitario e la salute generale;
- sali minerali, in particolare ferro, prezioso per combattere stanchezza e anemia.
Grazie alla sua composizione, il songino:
- rafforza le difese immunitarie;
- contribuisce alla salute di occhi e pelle;
- esercita un’azione antiossidante e depurativa;
- favorisce la digestione e allevia i bruciori di stomaco;
- sostiene la salute di ossa e denti.
Tutto questo lo rende un alimento ideale per chi cerca leggerezza senza rinunciare a nutrienti importanti.

Insalata di songino con frutta secca, mela e aceto balsamico
Il sapore e gli abbinamenti in cucina
Il songino ha un gusto dolce e delicato, con leggere note acidule che lo rendono fresco e piacevole al palato. Proprio per questa caratteristica, si abbina a una grande varietà di ingredienti.
Tra le combinazioni più apprezzate troviamo:
- con le proteine: pesce, carne bianca, uova, gamberetti, bresaola, mortadella;
- con le verdure: rucola, asparagi, cipollotti, pomodorini;
- con i formaggi: feta, pecorino e altri a pasta semidura;
- con i legumi: perfetto per arricchire insalate nutrienti;
- con la frutta fresca o secca: mele, pere, mango, avocado, melone, pesche, noci e mandorle.
La sua versatilità lo rende protagonista di insalate originali e gustose, ideali in ogni stagione.
Conservazione e metodi di preparazione
Il principale pregio del songino – la sua delicatezza – è anche la sua debolezza: non può essere né congelato né essiccato. Per gustarlo al meglio è preferibile consumarlo appena raccolto. In alternativa, può essere conservato in frigorifero avvolto in un panno umido, ma non oltre i 2-3 giorni, poiché tende a perdere croccantezza e sapore.
Il modo migliore per apprezzarlo è crudo in insalata, condito con olio extravergine d’oliva e succo di limone, o con una vinaigrette leggera.
Per chi ama sperimentare, il songino può essere utilizzato anche in ricette più creative:
- saltato velocemente in padella con olio e aglio;
- trasformato in un pesto alternativo;
- incorporato in una frittata, mescolando direttamente le foglie alle uova.
Una verdura da riscoprire
Il songino è un ortaggio che unisce gusto e salute. Facile da reperire, ricco di nutrienti e incredibilmente versatile in cucina, merita senza dubbio un posto di rilievo nelle nostre abitudini alimentari quotidiane.