Acque in bottiglia con microplastiche fino a 1,3 milioni di volte più del fiume Senna: indagine shock

Un recente rapporto dell’unità ambientale regionale della procura di Nancy, in Francia, ha rivelato un’allarmante contaminazione da microplastiche nelle acque minerali dei marchi Contrex e Hépar, prodotti dalla multinazionale alimentare Nestlé nella regione dei Vosgi. La notizia è stata resa pubblica da Mediapart a seguito di una lunga indagine durata diversi mesi.
Non è il primo scandalo per Nestlé e le sue acque minerali
Non è la prima volta che Nestlé finisce sotto i riflettori per questioni legate alla qualità e alla trasparenza delle sue acque. Solo l’anno scorso, un’inchiesta aveva già denunciato come la multinazionale avesse venduto oltre 18 miliardi di bottiglie d’acqua con i marchi Contrex, Hépar e Vittel con una qualità sostanzialmente equivalente a quella dell’acqua di rubinetto, ma a prezzi fino a cento volte superiori. Il fenomeno, secondo le stime, avrebbe generato un giro d’affari illecito stimato in più di 3 miliardi di euro nell’arco di 15 anni.
I dati allarmanti sull’inquinamento da microplastiche
Le analisi più recenti documentano livelli estremamente elevati di microplastiche nelle acque Contrex e Hépar, con concentrazioni che superano di migliaia di volte quelle normalmente riscontrate nelle acque superficiali. In particolare, l’acqua Hépar contiene una quantità di microplastiche 328.000 volte superiore a quella della Senna, mentre l’acqua Contrex addirittura 1,3 milioni di volte superiore.
Nestlé stessa al centro dell’inquinamento ambientale
Secondo l’inchiesta, Nestlé Waters è ritenuta responsabile di aver favorito l’accumulo illegale di rifiuti plastici nelle vicinanze dei pozzi di estrazione di Contrexéville, nei Vosgi. Le indagini hanno scoperto discariche abusive contenenti residui di bottiglie di plastica, vetro e persino lastre di amianto. In totale, sono state individuate quattro discariche illegali con un volume complessivo di circa 473.700 metri cubi, equivalenti a 126 piscine olimpioniche.
L’azienda è attualmente sotto processo in Francia per la gestione irregolare di questi rifiuti.
Le indagini ufficiali e le conseguenze legali
L’indagine si basa su un rapporto presentato all’inizio dell’anno dagli investigatori dell’Ufficio francese per la biodiversità (OFB) e dall’Ufficio centrale per la lotta contro gli attacchi all’ambiente e alla salute pubblica (Oclaesp).
Nestlé Waters è stata formalmente citata in giudizio per il mantenimento e la gestione delle quattro discariche abusive di plastica. Le discariche si trovano nelle immediate vicinanze dei pozzi da cui viene estratta l’acqua imbottigliata.
Impatto sulla salute e posizione di Nestlé
Nel rapporto, gli investigatori mettono in guardia sugli “effetti dannosi” che l’inquinamento da microplastiche può avere sulla salute umana, anche se attualmente non esistono regolamentazioni europee che stabiliscano limiti specifici per la presenza di microplastiche nell’acqua potabile.
Interpellata da Mediapart, Nestlé Waters ha respinto le accuse, dichiarando che “non è stato dimostrato alcun inquinamento” e che tutte le sue acque sono “sicure per il consumo umano”.
Il processo si terrà a novembre
Il procedimento giudiziario contro Nestlé Waters è previsto per la fine di novembre e sarà sicuramente un evento seguito con attenzione, vista l’importanza della questione per la salute pubblica e la tutela ambientale.