Cosa mangiare per evitare l’ictus: i grassi giusti e quelli da limitare

Cosa mangiare per evitare l’ictus: i grassi giusti e quelli da limitare

Recenti ricerche scientifiche evidenziano come ogni tipo di grasso presente nella nostra alimentazione possa influenzare in modo diverso il rischio di ictus. Non è dunque tanto la quantità totale di grassi a fare la differenza, quanto la loro qualità e la loro origine.

Questa tesi è stata confermata da una vasta indagine presentata durante il meeting dell’American Heart Association nel 2021, che ha analizzato i dati di due studi di popolazione condotti negli Stati Uniti, coinvolgendo complessivamente 117.000 persone.

I partecipanti sono stati seguiti per un periodo straordinariamente lungo di 27 anni, durante i quali i ricercatori hanno monitorato attentamente le loro abitudini alimentari, con l’obiettivo di comprendere come i diversi tipi di grassi potessero incidere sul rischio di ictus.

I risultati forniscono indicazioni preziose per chi desidera adottare uno stile di vita più sano e prevenire problemi cardiovascolari.

Carni rosse e lavorate: un rischio maggiore

Uno degli aspetti più rilevanti emersi dallo studio riguarda il consumo di carni rosse, in particolare quelle lavorate, come salumi, salsicce e pancetta. L’analisi ha mostrato che chi mangiava regolarmente carne rossa lavorata aveva un rischio di ictus superiore del 12% rispetto a chi ne consumava meno.

Anche le carni rosse in generale, pur non lavorate, hanno mostrato un impatto significativo: i partecipanti che ne facevano un uso frequente avevano un rischio maggiore dell’8%.

Questi dati suggeriscono che limitare il consumo di carni rosse, e in particolare di quelle lavorate, può rappresentare una strategia efficace per proteggere la salute cardiovascolare.

Grassi vegetali e latticini: effetti contrastanti

Dall’altro lato, i grassi di origine vegetale sembrano offrire benefici importanti. Chi seguiva una dieta ricca di grassi vegetali ha registrato una riduzione del rischio di ictus del 12%.

In particolare, gli oli vegetali non tropicali, come quelli di oliva, mais e soia, risultano tra i più salutari.

Al contrario, i grassi derivanti dai prodotti lattiero-caseari, come burro, latte, panna e formaggi, non hanno mostrato un effetto significativo sull’incidenza dell’ictus.

Questo indica che non tutti i grassi animali hanno lo stesso impatto: quelli provenienti da latticini sembrano neutri, mentre quelli presenti nelle carni rosse lavorate aumentano il rischio.

Qualità dei grassi: il fattore chiave nella dieta

I ricercatori sottolineano un concetto fondamentale: non è la quantità totale di grassi a determinare il rischio di ictus, ma la loro qualità.

Un’elevata assunzione di grassi animali, esclusi quelli dei latticini, soprattutto da carni rosse e trasformate, è associata a un rischio più elevato.

Al contrario, una dieta che predilige grassi vegetali, accompagnata da un consumo moderato di carne rossa e un basso apporto di alimenti trasformati, si traduce in un rischio ridotto.

Per seguire un’alimentazione equilibrata e salutare, è consigliabile includere cereali integrali, legumi, frutta e verdura fresca, privilegiando fonti di grassi sani come oli vegetali e frutta secca, mentre andrebbero limitati i grassi saturi e gli alimenti altamente processati.

Conclusioni

Nonostante si tratti di uno studio osservazionale, con le sue inevitabili limitazioni, i risultati offrono indicazioni significative per la prevenzione dell’ictus.

La scelta dei grassi da consumare quotidianamente può fare una differenza reale: ridurre i grassi di origine animale e privilegiare quelli vegetali non solo aiuta a prevenire l’ictus, ma contribuisce anche a uno stile di vita complessivamente più sano e bilanciato.

Adottare abitudini alimentari consapevoli è dunque un passo fondamentale per proteggere il cuore e migliorare la qualità della vita.

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