Linfedema e dieta: i cibi da escludere per stare meglio

Il linfedema è una condizione clinica caratterizzata dal ristagno di linfa nei tessuti, dovuto a un malfunzionamento o a una compressione del sistema linfatico.
Le cause possono essere di origine diversa: nel linfedema primario, la causa è congenita, quindi legata a una predisposizione genetica.
Nel linfedema secondario, invece, l’origine è da ricercarsi in altre patologie, come il diabete, la cellulite batterica, l’erisipela, la filariosi e molte altre condizioni che possono danneggiare o ostacolare il sistema linfatico. Un’altra possibile causa secondaria è la rimozione chirurgica dei linfonodi, spesso effettuata in seguito a interventi oncologici, che può provocare importanti effetti collaterali.
Quali sono i sintomi e come riconoscere il linfedema?
Il linfedema si manifesta principalmente con un gonfiore persistente di un arto, che può essere un braccio o una gamba. Questo gonfiore è spesso accompagnato da sensazioni di prurito costante, difficoltà nei movimenti dell’arto interessato, infezioni della pelle e una tensione cutanea evidente.
Generalmente, i primi sintomi compaiono in età medio-avanzata, ma possono manifestarsi anche prima a seconda della causa.
Come si cura il linfedema? Terapie tradizionali e ruolo della nutrizione
Al momento, non esistono cure risolutive per il linfedema. I trattamenti più comuni sono terapie decongestionanti che includono il drenaggio manuale della linfa, la pressoterapia e, nei casi più gravi, interventi di chirurgia plastica. Tuttavia, è possibile alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita con piccoli accorgimenti quotidiani, tra cui un’alimentazione mirata.
Nel paragrafo seguente vedremo come la dieta possa influenzare positivamente la gestione del linfedema.
Linfedema e dieta: cosa mangiare e cosa evitare?

Sebbene non sia possibile guarire completamente il linfedema con la sola alimentazione, una dieta corretta può certamente aiutare a ridurre i sintomi. È importante evitare alimenti che favoriscono l’accumulo di liquidi nei tessuti e l’infiammazione. Tra questi vi sono:
- Carboidrati ad alto indice glicemico (zuccheri raffinati, dolci, farine bianche)
- Alimenti contenenti additivi alimentari e pesticidi, che hanno un effetto pro-infiammatorio
- Cibi ad alto contenuto di istamina come pesce, agrumi e alcolici
- Alimenti ricchi di sodio, quali affettati, insaccati e snack salati
L’obiettivo principale della dieta è dunque ridurre il ristagno della linfa e proteggere la barriera intestinale, evitando alimenti che possono aumentare la permeabilità intestinale e favorire processi infiammatori.
Carboidrati e linfedema: come gestirli al meglio
Il bilanciamento dei carboidrati è fondamentale per chi soffre di linfedema. I carboidrati ad alto indice glicemico, come bevande zuccherate, dolci e farine raffinate, provocano picchi di glicemia e insulina che possono aumentare l’accumulo di liquidi nei tessuti. Ciò non significa rinunciare completamente ai carboidrati, ma scegliere con attenzione le fonti glucidiche, preferendo:
- Cereali integrali
- Legumi
- Dolcificanti naturali come la stevia
- Alimenti senza zuccheri aggiunti
Un supporto da parte di un nutrizionista è consigliato per costruire un piano alimentare personalizzato.
La dieta ideale contro il linfedema: drenare i liquidi e bilanciare i nutrienti
Una dieta efficace nel contrastare il linfedema deve promuovere il drenaggio dei liquidi attraverso il consumo di alimenti ricchi di fibre, come frutta e verdura, che facilitano la funzione intestinale e riducono l’infiammazione. È importante però non eccedere nel consumo di fibre per non irritare il colon.
Inoltre, la giusta dieta deve garantire un adeguato apporto di proteine e grassi sani. I grassi non vanno eliminati, ma scelti con attenzione: prediligere gli acidi grassi polinsaturi, come gli omega-3 e omega-6, è fondamentale per mantenere sane le membrane cellulari e ridurre l’infiammazione. Al contrario, vanno assolutamente evitati i grassi idrogenati, che, per la loro struttura trans, sono difficili da metabolizzare e possono alterare le cellule.